Galalite

Un’attività divertente da fare in classe con la galalite!

in Attività di classe by

Sapevate che dal latte è possibile ricavare una plastica modellabile che può essere realizzata anche in classe? Scopriamo insieme un bell’esperimento rapido e divertente!

Nella TOP TEN degli articoli più letti nel 2022, troviamo un interessante esperimento da proporre in classe con la galalite. Di cosa si tratta?

Antesignana della plastica, la galalite (dal greco gala=latte e lithos=pietra) è una materia dura, fabbricata a partire dal latte che non va a colpire gli animali o l’ambiente e per questo ci piace molto.

Di seguito vediamo come realizzarla in classe!

A chi si rivolge l’attività

L’attività è particolarmente adatta ad una classe prima di scuola secondaria di primo grado!

Temi affrontati

  • La materia
  • Il calore e la temperatura
  • Le basi della chimica

Finalità dell’attività

  • Distinguere un fenomeno fisico – che non altera la materia – da un fenomeno chimico, che al contrario comporta una trasformazione della materia
  • Conoscere i passaggi di stato (solido | liquido | gassoso | plasmatico)
  • Comprendere l’azione del calore sugli stati di aggregazione della materia
  • Saper eseguire una reazione chimica
  • Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto, impiegando materiali di uso quotidiano

Di cosa abbiamo bisogno?

  • latte scremato (un bicchiere)
  • aceto bianco (3 cucchiai)
  • colino
  • recipiente
  • 1 forchetta
  • stampi per biscotti
  • Carta da cucina

Tempi

  • Realizzazione: 30 minuti ca.
  • Attesa: 4-5 giorni ca.

E ora… mani in pasta!

  1. Scaldare il latte, spegnendo pochi secondi prima di raggiungere l’ebollizione
  2. Aggiungere l’aceto e mescolare. Mescolando costantemente, osservare che il liquido tende a separarsi. In questo modo si formerà la cosiddetta “cagliata”, una sostanza bianca e gommosa
  3. Procedere a separare la parte liquida (cioè il siero del latte, che non ci serve) da quella solida, utilizzando il colino e il recipiente, e schiacciando bene con una forchetta, per scolare bene il composto
  4. Asciugare il composto ottenuto con della carta da cucina
  5. Inserire il composto ottenuto all’interno dello stampo per biscotti
  6. Rimuovere il composto dallo stampo, con delicatezza
  7. Aspettare 4-5 giorni, o almeno fino a che la formina ottenuta non si è indurita: è possibile velocizzare l’attesa sistemandola sopra un radiatore acceso  
  8. Terminata l’attesa, il manufatto è pronto: con un tocco di pittura acrilica è possibile decorarlo e personalizzarlo

Osservazioni

  • Per far rapprendere (“cagliare”) il latte, si usa solitamente un caglio composto da enzimi di origine animale, vegetale o microbica; noi abbiamo utilizzato l’aceto! Nell’esatto momento in cui lo abbiamo aggiunto al latte, questo ha coagulato, formando immediatamente tanti piccoli pezzi di caseina, simili a neve!
  • Passati 4-5 giorni, una volta che il composto è diventato duro, rimane però oleoso, tanto da essere necessario strofinarlo con carta da cucina. 

Conclusioni: cosa abbiamo imparato?

  • Se desideriamo ricavare dal latte una materia plastica, dobbiamo mescolare insieme latte e aceto bianco; attraverso il calore, questi due semplici ingredienti danno vita ad un vero e proprio effetto chimico.
  • Mescolato al latte caldo, l’aceto ha fatto immediatamente separare le proteine dalla parte liquida del latte, proprio come avviene per creare il formaggio.
  • Il composto che ne deriva è morbido e modellabile: una volta che il liquido residuo è evaporato, le sue dimensioni sono rimpicciolite, e la sua consistenza è molto dura e simile alla plastica.

Immagine di copertina di whitehoune su Unsplash

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