pippi calzelunghe

Tre esempi letterari di gioiosa selvatichezza infantile

in Letture in classe by
Li chiamano “monelli” ma è proprio la selvatichezza dell’infanzia che consente di sviluppare conoscenza e ingegno immaginativo.

Wilderness nella nostra lingua non è traducibile. È il richiamo della foresta, che porta l’uomo alla ricerca di un qualcosa che – a dire il vero – ha costantemente posseduto: la selvatichezza.

E selvaggio è, nell’accezione comune, il bambinoindomabile: tanti di questi appartengono alla letteratura dedicata all’infanzia. Alcuni sono stati descritti dalla penna felice di Astrid Lindgren. In altri termini sono i monelli.

Ma può considerarsi davvero un monello, se non addirittura un selvaggio, il piccolo Emil di Astrid Lindgren che punito per una marachella – l’ennesima! – intaglia buffe figurine nel legno? All’età di 5 anni sappiamo che ne ha già scolpite più di 50. Tante sono state le volte che per una monelleria è stato chiuso nella falegnameria “a meditare sulla sua natura di bambino selvatico”. In realtà nella falegnameria ci si diverte molto. Ci sono tanti pezzi di legno e assi con cui si possono fare una quantità di cose, ci fa sapere Emil, mentre intaglia con abilità e sveltezza marionette mettendo in atto un istinto assolutamente naturale.

Così Pippi Calzelunghe: è una bambina capace di uscire e cercare cose, vedere in queste cose possibilità nascoste, lo spunto per un nuovo gioco, per un viaggio che porterà lontano? Sembra più qualcosa che nasce da una sapienza interiore, quasi un bagaglio genetico, no?

Riconoscere e sostenere la selvatichezza dell’infanzia consente di procurarsi e di organizzarsi gli oggetti del loro gioco, del loro progetto.

Del loro potersi muovere liberamente e sviluppare conoscenza e ingegno immaginativo, liberandoli da un prodotto finito che, assediandoli, li depaupera di quel verde così necessario.

Riconoscere e sostenere la selvatichezza dell’infanzia consente, ai bambini e alle bambine, di procurarsi e di organizzarsi gli oggetti del loro gioco, del loro progetto

E vogliamo parlare di Liam? Il protagonista dell’albo Il giardino curioso di Peter Brown? Se non fosse stato libero di stare all’aperto, anche nei giorni di pioggia, non avrebbe potuto fare alcune scoperte sorprendenti.

Proprio da alcune piantine in difficoltà nate tra i binari abbandonati della High Line newyorchese si desta in Liam quella selvatichezza. Chein questo caso si eplicita nell’atto di cura, nell’occuparsi con costanza di quel verde selvatico.Verde che invade binari, vecchi idranti, rottami assortiti e vecchie auto abbandonate. Senza saperlo Liam mette in atto un vero e proprio progetto di rinnovamento ecologico, di urban wildlife. Altro che monellerie!

Sei stato selvaggio, un tempo. Non lasciarti addomesticare.
(Isadora Duncan)

La storia di Pippi Calzelunghe diventa un balletto.

in Arte, Musica e Spettacolo by
Pippi Calzelunghe, nata dalla penna di Astrid Lindgren, è ora la protagonista di un balletto, con il corpo di ballo e l’orchestra di Finlandia, da vedere sul canale gratuito ARTE.

Se c’è un personaggio, fra quelli nella letteratura per ragazzi, che può esser associato alla parola “libertà” questo è sicuramente Pippi Calzelunghe.

Creata nel 1945 da Astrid Lindgren, donna e scrittrice straordinaria, la ragazzina che abita a Villa Villacolle ha avuto, con pieno merito, un lungo e continuo successo non solo per l’originale libro per ragazzi, ma anche per la serie televisiva nella quale fu interpretata da Inger Nilsson, per i film con attori e a disegni animati.

Dallo scorso anno Pippi è anche la protagonista di uno splendido balletto, con le musiche di George Riedel, Stefan Nilsson (che sono stati gli autori della celeberrima canzone diventata la sigla della serie tv) e di Jan Johansson, e con la coreografia di Par Isberg. Messo in scena con il corpo di ballo e l’orchestra di Finlandia, questa versione di Pippi Calzelunghe è disponibile (fino al prossimo 20 aprile) sul canale gratuito ARTE.

Poche forme d’arte raggiungono la sintesi e la purezza creativa come il balletto, in questo caso realizzato al meglio.

Le scenografie di Bo Ruben Hidwall, i costumi di Ann Mari Anttila. Le musiche (con echi del più giocoso Erik Satie e reminiscenze jazz) dirette da Kurt Kopecky. L’interpretazione (solo per citare i ruoli principali) di Abigail Sheppard (Pippi), Kento Jacobs (il sig. Nilsson), Atte Kilpinen (Tommy), Valeria Quintana (Annika). Il tutto rende questo spettacolo davvero entusiasmante e imperdibile.

Guarda il video del balletto
Il primo tempo

C’è tutto il “canone” Pippi che conosciamo. L’arrivo nella sua nuova dimora (l’entrata in scena è compiuta rubando la bacchetta al direttore d’orchestra), la presa di possesso nella nuova casa insieme alla scimmietta sig. Nilsson e al cavallo bianco Zietto (balla pure il cavallo, grazie al mirabile coordinamento sotto il costume di Ville Maki e Lucas Jerkander), il primo incontro con Tommy e Annika.

Ci sono poi un sogno in cui compare il padre marinaio, l’irruzione dei due malcapitati ladri che tentano di sottrarle il prezioso baule contenente il suo tesoro, un nuovo sogno con la madre (“Mia madre è un angelo”, aveva raccontato Pippi ai suoi due nuovi amici, e qui l’angelo si manifesta alla lettera). Questo nel primo tempo.

Il secondo tempo

Il secondo si apre con l’entrata in scena delle comari del paesino che vorrebbero inquadrare Pippi in costumi e abitudini che le sono di certo estranei, tanto che la sua esperienza scolastica (nella quale le lettere dell’alfabeto sono corpi di danzatori che si intrecciano) viene accompagnata anche dalla presenza della polizia.

Ma l’evasione è prossima e viene effettuata grazie all’entrata in scena di una nave che porterà lei e i suoi sodali sopra e sotto il mare, poi nell’isola governata da suo padre e ad affrontare le scimmie, e poi ancora a trovare nuove occasioni di divertimento e danza.

Uno spettacolo magnifico, che si conclude con la rappresentazione della più classica delle memorie iconografiche di Pippi: quella in cui la ragazzina più impertinente e robusta del mondo alza con la forza delle sue braccia il suo amico cavallo.

ARTE è l’acronimo di Associazione Relativa alla Televisione Europea, un progetto franco-tedesco che intende offrire e valorizzare produzioni di servizio pubblico.

A differenza di altre piattaforme in streaming è gratuito ed è sufficiente una connessione di una buona qualità per poter visualizzare documentari, film, concerti di ogni genere di musica, spettacoli teatrali e così via.

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