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I libri-tunnel un laboratorio di classe per costruirli e utilizzarli

in Attività di classe by
Nell’ ultimo incontro, dedicato alla progettazione e alla costruzione di materiali didattici personalizzati, abbiamo riflettuto sui libri-tunnel. 

La caratteristica principale dei libri-tunnel è quella di poter costruire, attraverso i tanti piani di prospettiva del loro meccanismo, una visione prospettica. Questa caratteristica li rende ottimi aiutanti nel restituire, in modo tridimensionale, le caratteristiche di un ambiente studiato in scienze oppure di restitutore in modo grafico, la descrizione di un luogo legato alla storia (ad esempio la descrizione della camera mortuaria di un faraone o la descrizione del foro romano ecc…).

L’attività proposta

L’attività proposta per il laboratorio con gli insegnanti è stata quella di immergerci nell’ambiente marino guardando il fondo del mare dall’oblò della copertina.

Il meccanismo di un libro tunnel si basa in partenza sulla tecnologia del soffietto, di conseguenza per costruirlo potrete farvi tagliare dal vostro cartolaio, un lungo rettangolo di Bristol che poi verrà piegato in quadrati più piccoli come un libro a soffietto. Quello che li differenzia invece è che il libro- tunnel è aperto al suo interno e si vedono vari fogli che possono essere utilizzati per costruire piani di prospettiva.

Il libro-tunnel, così anche come il libro-teatro, può essere utilizzato inoltre come lavoro di verifica su un genere letterario: si potrà chiedere, ad esempio, ai bambini di ricostruire in modo visivo quali sono i personaggi, gli ambienti e gli oggetti, caratteristici di un genere letterario che stiamo studiando o di ricostruire i dettagli di un’ambiente trattato in scienze.

Istruzioni per costruire un libro- tunnel:

Per realizzare un libro tunnel lavoreremo su pagine quadrate perciò taglieremo una striscia di Bristol larga ad esempio 15 cm e lunga un multiplo di questa misura.

Una volta piegata la striscia realizzeremo il disegno del cerchio (che ci servirà da oblò) sulla prima pagina poi, con l’aiuto di un taglierini, realizzeremo il buco.

Bucheremo nello stesso modo gli altri cartoncini che ci serviranno per creare l’ambiente marino e l’oblò. E infine creiamo il nostro fondale disegnando ed incollando piante, animali, e creature dell’ambiente marino.

Ed ecco alcuni lavori realizzati dalle corsiste:

… E dei bambini che hanno sperimentato in classe il laboratorio:

A conclusione di questo percorso e dopo aver ascoltato le considerazioni dei miei corsisti, posso affermare che imparare a costruire materiali didattici personalizzati sia davvero una grande risorsa per l’insegnante che progetta, a seconda della classe che si trova di fronte, quali strumenti utilizzare e poi li costruisce.

Un altro aspetto importante che ho riscontrato è quello del bisogno e del piacere che si prova nel costruire da soli qualcosa; nel mondo degli  adulti spesso la parte creativa dell’insegnamento viene sacrificata per problemi di tempo. Ritengo invece che proprio questa parte sia non solo da incrementare e valorizzare ma soprattutto da inserire nella didattica quotidiana che deve diventare didattica laboratoriale.

Se vuoi realizzare questo corso nella tua scuola o per un gruppo privato di persone, contattami al mio indirizzo mail: angelini.erica@gmail.com.

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