La sostenibilità è diventata, come è giusto che sia, un tema educativo importante: nell’affrontarla rischiamo però di assumere un atteggiamento prevalentemente normativo, come serie di azioni da fare e non fare, oppure un approccio didascalico e descrittivo.
La sostenibilità invece parla di come funzionano i cicli naturali, di equilibri e di scoperte che sono alla nostra portata, di esperienze che si possono fare: la sostenibilità è un esercizio di bellezza e di speranza che possono essere portate a scuola.
In questa attività mettiamo al centro uno degli animali simbolo dell’infanzia: la coccinella, che è anche un partner importante nella produzione agricola integrata, cioè è un’antagonista naturale dei parassiti che si combattono per avere raccolti migliori.
Costruire una casa per coccinelle è relativamente semplice, in primavera permette di avere risultati tangibili nel giro di poche settimane (purché si stia in una zona dove le coccinelle sono presenti), e dà un esempio concreto di collaborazione tra uomo e natura.
L’attività richiede un paio d’ore di lavoro e i tempi lunghi dell’osservazione (preziosi per la scuola e per l’agricoltura). Le coccinelle sono antagoniste naturali di parassiti tipici quali gli afidi o la cocciniglia, e combattono così agenti infestanti in maniera naturale.
Vediamo passo passo come procedere:
- Prendiamo una scatola da scarpe (o, meglio, una scatola di legno di analoghe dimensioni)
- Tagliamo i lati e rimontiamo i pezzi fino ad avere un cubo di circa 12-13 cm di lato, aperto per consentire l’ingresso agli insetti
- Decoriamo l’esterno con brillanti colori atossici per attirare gli insetti (le coccinelle sono attratte da rosa, azzurro e giallo).
- Prepariamo un abbeveratoio: un piccolo coperchio con poca acqua zuccherata
- Aggiungiamo pietre e foglie, uva passa e paglia (senza esagerare)
- Aggiungiamo un tovagliolo di carta inumidito e briciole di formaggio
- Piazziamo la casetta su un albero o vicino alle piante (le coccinelle adorano le ortiche), un po’ in alto; mettiamole l’abbeveratoio vicino
- A piacere, spruzziamo un po’ di profumo (attira gli insetti, e colpisce l’immaginario)
- Casette simili possono ospitare altri animali amici dell’agricoltura integrata: pipistrelli, ricci, api…
- Ragioniamo infine sul percorso fatto insieme e su come le coccinelle possono aiutare il contadino (o il nostro orto scolastico, se ne abbiamo uno).
A scuola si parla già di alimentazione, così come anche di sostenibilità: Librì Progetti Educativi con ISMEA ha di recente dato vita a un progetto, Tutto un altro clima! – da cui è tratta l’attività – che coniuga agricoltura, ambiente e cibo, seguendo il percorso degli alimenti dal campo alla tavola. Di educazione alimentare ne avevamo parlato anche qui.
Il progetto è parte di una campagna di comunicazione per la lotta ai cambiamenti climatici, promossa dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nell’ambito del programma europeo della Rete Rurale Nazionale.
Foto di copertina Claude Laprise su Unsplash