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E se i compiti per le vacanze fossero divertenti?

in Attività di classe by
Chi ha detto che i compiti per le vacanze debbano essere per forza noiosi e difficili? Ecco alcuni spunti per lavorare in maniera diversa (e con il sorriso)

I compiti per le vacanze sono da sempre un argomento di discussione tra insegnanti e genitori, ma anche per i bambini e i ragazzi che devono farli! C’è chi sostiene la loro utilità, per non far perdere agli studenti il ritmo scolastico della scuola. Alcuni pensano sia più importante far riposare la testa e lo spirito durante i mesi estivi.

C’è anche chi, negli ultimi anni, ha optato per far svolgere ai ragazzi laboratori ed escursioni all’aria aperta, legati a un argomento di attualità o svolto in classe, un nuovo modo per imparare lontani dai banchi di scuola.

Tutto bene, ma forse i diretti interessati ci direbbero che i compiti per le vacanze qualche volta potrebbero essere anche divertenti. Ecco allora qualche proposta per gli insegnanti o per i genitori che vogliono arricchire gli strumenti didattici che terranno compagnia ai bambini e ai ragazzi in questi mesi estivi.

I compiti vanno in vacanza. Il disfa libro per la primaria

Ecco un libro magico, diverso dagli altri. Infatti si ritaglia tutto, fino a scomparire. Ogni pezzo inserito nell’apposita busta può essere portato ovunque: ti divertirai, imparando moltissimo e scrivendo pochissimo.

Come diventare un esploratore del mondo

è un quaderno di appunti e suggerimenti per documentare e osservare il mondo che ci sta attorno come se non l’avessimo mai visto prima. Una raccolta di idee ispirate dai grandi pensatori e artisti della nostra epoca che Keri Smith reinterpreta e mette in pratica attraverso un racconto fatto di illustrazioni e fotografie.

50 cose da fare per salvare la Terra

La Terra è in pericolo: il mare, i fiumi, le foreste oggi più che mai hanno bisogno del nostro aiuto. E non importa se grande o bambino, ciascuno di noi può fare qualcosa per mantenere il pianeta più verde e vivibile. Ma da dove cominciare? Da piccoli gesti quotidiani e azioni concrete, che ci dimostrano quanto sia facile e divertente rendersi utili.

Risveglia la città! Idee e progetti per lanciare il tuo messaggio al mondo

Ti piace giocare, creare, sorprendere? Hai voglia di vivere la città in modo più attivo? Vorresti comunicare meglio con gli abitanti del tuo quartiere? Allora questo libro è per te! Dai disegni temporanei con i gessetti colorati ai collage di suoni, alle installazioni di origami, tante proposte semplici e divertenti per disseminare le strade di arte, parole, oggetti, fiori e idee.

Compiti di realtà o semplicemente realtà?

in Approcci Educativi by
Dal blog di Enrica Ena una riflessione sui compiti di realtà. Perché simularla, quando si può usare quella vera, in linea con le Indicazioni Nazionali?

Compiti di realtà o semplicemente realtà? … Perché simulare la realtà? Niente ha il valore della realtà stessa. E, oggi, gli apprendimenti informali e non formali sono tali che il nostro compito dovrebbe essere quello di fare indossare “gli occhiali giusti” per guardare ciò che conta.

Per mettere a fuoco, dare ordine, valorizzare tutte le opportunità. Perché i nostri studenti possano ripescare ciò che sanno e farne uso per affrontare le diverse situazioni, senza paura di spingerli un po’ più in là, oltre i saperi già affrontati.

Mi spaventa l’attesa, il fatto che certe proposte debbano trovare spazio alla fine (conoscenza, abilità, competenza?). Credo di più nell’abitudine a interrogarsi, a mettersi in movimento e nella nostra capacità di “perturbare” senza timore. La differenza, io credo, la faccia la nostra intenzionalità, l’ordinarietà e il nostro impegno a lavorare sulla nostra difficoltà di “liberare”. Ossia di dare ai nostri alunni il tempo perché facciano davvero da soli, garantendo il confronto con i compagni. Senza sostituirci mai.

L’errore è davvero una risorsa

L’errore è davvero una risorsa e bisogna lasciare che lo si commetta per poi, come in questo caso, dare spazio alla condivisione dei ragionamenti che, alla fine, ci occuperemo di smontare e rimontare con loro. Certo, bisogna scegliere.

L’esercizio “ripetitivo” tranquillizza di più tutti, ma sottrae il tempo per dedicarsi a tutto questo. Eppure, tendiamo a trattenerci in certe pratiche, pur sapendo bene –  per stare nell’esempio riportato – che, se modifichiamo anche uno solo degli elementi, o apportiamo una novità, si crolla…

Il post completo:http://enricaena.blogspot.com/2019/10/compiti-di-realta-o-semplicemente-realta.html
Il blog di Enrica Ena: https://enricaena.blogspot.com

Credits fotografia: TwoPointsCouture

Compiti a casa e apprendimento: luci e ombre

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https://photogrist.com/minimalist-jeka-shohirev/
Una riflessione sui compiti di Gianluca Campana, psicologo, psicoterapeuta e professore di Psicologia Generale all’Università di Studi di Padova.
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