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Giornata Internazionale della Felicità: come riconoscerla?

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Il 20 marzo si festeggia la Giornata Internazionale della felicità: un consiglio di lettura potrebbe aiutarci a riconoscere questo prezioso stato!

Lunedì 20 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Felicità. Fu proprio l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 2012, ad istituirla:

«L’Assemblea generale […] consapevole di come la ricerca della felicità sia uno scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica […]»

Perché proprio il 20 marzo? Perché coincide con l’equinozio di primavera, simbolo beneaugurante di rinascita della Natura: non poteva esistere data migliore!

Se fosse felicità?

Ma come si riconosce la felicità?

Arturo, Zoe e Giulio, i protagonisti del libro Se fosse felicità, una storia avventurosa e piena di emozioni, riflettono proprio sulla cosa più bella del mondo – la felicità appunto – e su come provare a ricercarla.

Il libro fa parte del kit dell’omonima campagna educativa per la scuola primaria, dedicata al tema dell’affettività e dell’inclusione, realizzata da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Eulab srl – Laboratorio della Felicità.

Oltre ad affrontare il tema dell’inclusività, la campagna ha l’obiettivo di accompagnare i più piccoli alla scoperta di questo stato d’animo, non solo come emozione ma anche come competenza da allenare.

Proprio così: ci vuole allenamento per imparare ad essere felici!

QUI trovi alcune attività tratte dalla campagna educativa, da poter proporre in classe

E il genitore, cosa può fare per educare suo figlio o sua figlia a provare questo stato d’animo? Come affermava Maria Montessori:

“L’adulto deve farsi umile e imparare dal bambino ad essere grande.”

È solo grazie a questo atteggiamento, infatti, che il genitore comprende i veri bisogni del bambino, aiutandolo a guadagnare autostima e benessere interiore. Buona Giornata Internazionale della Felicità!

La famiglia? Un amore di scompiglio!

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Il 15 maggio si festeggia la Giornata Mondiale della Famiglia. Di modelli familiari ne esistono molteplici: il comune denominatore? Il grande amore che accomuna i suoi componenti!

Secondo L’ONU la famiglia è:

il fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini.

Così, dal 1994 l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha proclamato il 15 maggio la Giornata Mondiale della Famiglia; da qualche anno, inoltre, la dicitura ufficiale è stata cambiata dall’ONU stessa in The International Day of Families, dove la forma al plurale di “famiglie” sottolinea proprio l’inclusione di tutti i diversi modelli di famiglia che la modernità ci presenta.

Dunque i modelli familiari sono sicuramente vari e molteplici, ma ognuno di questi rappresenta un gruppo sociale fondamentale, soggetto a trasformazioni nelle diverse società, col mutare delle epoche.

Famiglie e altri scompigli

Che ci sono tanti modi per essere famiglia ce lo insegna bene il libro “Famiglie e altri scompigli“, scritto da Manuela Salvi e illustrato da Tuono Pettinato (artista prematuramente scomparso a giugno dello scorso anno), edito da Librì – Progetti Educativi.

Che cos’è una famiglia normale? A Barbara, detta Ruggi per la grinta che la contraddistingue, la sua famiglia non piace per niente: un papà strambo, la sua nuova fidanzata e due nuovi fratelli di cui farebbe volentieri a meno. Non vede l’ora di partire per andare a trovare la sua mamma a Parigi! Piano piano però (anzi di piano in piano!), troverà a ogni pianerottolo del suo condominio tante altre famiglie ancora più strane della sua, tutte accomunate dal grande amore che le unisce. E come dice il suo papà: “Una famiglia normale? Che ti frega delle etichette. Non devi mica definire tutto. Balla e non ci pensare!” .

Scarica QUI il primo capitolo del libro, che puoi invece acquistare qui!

Frutta e verdura: il 2021 è il loro anno (parola di ONU)!

in Attività di classe by
Il 2021 è l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura: lo dice l’ONU, dichiarando obiettivi presenti anche nell’Agenda 2030. Scopriamoli insieme, e scopriamo anche un’azienda italiana in prima linea nello Sviluppo Sostenibile: Oranfrizer.

I loro colori, i sapori, la grande versatilità e varietà, i profumi, le innumerevoli proprietà benefiche che offrono: che mondo grigio e insipido sarebbe, senza frutta e verdura?

E non lo pensiamo solo noi, visto che l’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato il 2021 l’ Anno Internazionale della Frutta e della Verdura  (AIFV 2021)!

Qu Dongyu, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ne ha dato il via ufficiale lo scorso 15 dicembre 2020.

Felice ed entusiasta, Qu Dongyu considera l’AIFV 2021 un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica su grandi temi:

  • in primis, ovviamente, l’importanza della frutta e della verdura sulle nostre tavole
  • la sicurezza alimentare e la salute
  • la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU

Il Direttore Generale ha lanciato un accorato appello sulla necessità di rendere più sana e sostenibile la produzione alimentare, e di ridurre le perdite e gli sprechi alimentari.

Possiamo riuscire a fare tutto questo? Sì, se utilizziamo sapientemente 2 grandi alleate: l’innovazione e la tecnologia!

Prima però di avventurarsi su questi importanti temi, siamo sicuri di conoscere l’esatta definizione di ciò che genericamente chiamiamo “frutta e verdura”? Nel dubbio, eccola nero su bianco:

La frutta e la verdura sono le parti commestibili dei vegetali (come i fiori, i boccioli, le foglie, i gambi, i germogli, le radici, ecc.), coltivati o di origine selvatica, allo stato grezzo o minimamente trasformati.

Con “minimamente trasformati” si intende che frutta e verdura sono state sottoposte a determinati processi (lavaggio, cernita, spuntatura, sbucciatura, affetta tura, spezzettatura), che non incidono sulla qualità del prodotto fresco.

L’Agenda 2030

Ma torniamo ai grandi temi.

Gli obiettivi prefissati dall’AIFV 2021 mirano al raggiungimento di quanto dichiarato anche nell’Agenda 2030 (in passato abbiamo organizzato dei webinar sul tema); nello specifico, per quanto riguarda l’obiettivo 12: consumo e produzione responsabili.

Sottoscritto nel 2015 dai governi di 193 paesi membri dell’ONU, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un vero e proprio programma d’azione per le persone e il pianeta.

17 sono gli obiettivi che vi si trovano all’interno, per un totale di 169 traguardi, precisi e dettagliati, che portano dritti alla meta finale e ambita, da raggiungere entro il 2030: lo Sviluppo Sostenibile, appunto.

Tali obiettivi sono definiti comuni perché riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno deve essere escluso, né lasciato indietro.

Tra di loro troviamo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, il contrasto al cambiamento climatico, il consumo e la produzione responsabili.

Obiettivi AIFV 2021

Come riportato dettagliatamente nel sito della FAO, ecco di seguito gli obiettivi:

  • Sensibilizzare l’opinione pubblica e orientare le politiche sui vantaggi per la salute derivanti dal consumo di frutta e verdura.
  • Promuovere diete e stili di vita sani, attraverso il consumo di frutta e verdura.
  • Ridurre perdite e sprechi nei sistemi alimentari basati sulla frutta e sulla verdura.
L’esempio di Oranfrizer

Tra le aziende alimentari italiane, quello di Oranfrizer, la maggiore impresa italiana dell’arancia siciliana, parte integrante del gruppo Unifrutti, è un ottimo esempio di messa in atto di tali obiettivi.

Sul tema dello spreco, per esempio, basti pensare all’acqua, protagonista dell’obiettivo numero 6 dell’Agenda 2030: garantire che ce ne sia sempre a sufficienza per tutti.

Sapevi che l’attività che in assoluto richiede più acqua, è proprio l’agricoltura? Ne utilizza ben il 70% di quella disponibile sul pianeta!

Oranfrizer, negli agrumeti di Sicilia, utilizza l’irrigazione detta “gocciolante” che, nonostante il buffo nome faccia pensare il contrario, è in realtà un sistema assai efficiente e amico dell’ambiente, in cui non va sprecata nemmeno una goccia!

Fornendo la giusta quantità di acqua ad ogni pianta, infatti, ne riduce la dispersione ed evita l’evaporazione. Così, si arriva ad un risparmio dell’acqua pari al 50%!

Il giardino delle arance

Nel giardino delle arance di Oranfrizer si gioca con la frutta: i bambini, infatti, possono scoprirla con esperienze vivaci e sorprendenti!

La campagna didattica, nel 2021, è pensata per la DAD con la sua prima edizione 100% digitale.

Nella campagna si svela il percorso dell’arancia lungo la filiera di produzione corta, attenta ai principi della lotta integrata, che riducono al massimo l’utilizzo dei pesticidi.

Del frutto, poi, niente viene sprecato. Se da un lato l’arancia può essere confezionata per essere poi mangiata così com’è, nel caso in cui non risponda a determinati canoni non viene certo gettata, anzi!

 Il frutto subisce infatti una lavorazione che lo trasformerà in qualcosa di diverso, come un’ottima spremuta; ma potrebbe diventare anche un ingrediente prezioso per creare marmellate, profumate creme di bellezza, squisiti cioccolatini!

E poi, con il carico di Vitamina C delle sue arance rosse come la lava dell’Etna (ma anche degli altri agrumi che offre), Oranfrizer è in prima linea nel:

  • sensibilizzare l’opinione pubblica sui vantaggi derivanti dal consumo di frutta.
  • promuovere l’adozione di uno stile di vita sano, a partire dall’alimentazione.

Oranfrizer è attiva nel raggiungimento di questi obiettivi, anche con la sua campagna scuola che continua a registrare partecipazioni e successo: la trovi qui!

A cosa serve?

  • orienta i bambini (e anche gli adulti!) alla scoperta dei sapori dei frutti stagionali che la natura ci dona;
  • offre una visione più attuale e dinamica del mondo dell’agricoltura;
  • suggerisce uno stile di vita più sano e consapevole;
  • esplora piccole soluzioni che contribuiscono alla riduzione degli sprechi e allo sviluppo sostenibile.

E tutto ciò, perché è l’ambiente che ce lo chiede.

E proprio come dichiarato nell’Agenda 2030, riguarda tutti noi. Nessuno escluso.

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