Ricordate quando 4 anni fa avevamo dei timori sulla situazione in Antartide? Purtroppo sono stati confermati.
Secondo le osservazioni raccolte dai satelliti, lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide non è una questione di “se”, ma di “quando”: ormai sembra infatti essere un destino scritto e inevitabile.
La conferma è arrivata dallo scioglimento di due dei maggiori ghiacciai antartici, Pine Island e Thwaites, che ha raggiunto il punto di non ritorno.
Le conseguenze del loro scioglimento? L’innalzamento di oltre 3 metri del livello dei mari, secondo quanto riportato dai ricercatori dell’università Northumbria, guidati da Sebastian Rosier, sulla rivista Cryosphere.
Il motivo è l’ingresso di acque calde dall’oceano. La temperatura delle acque in Antartide, infatti, è di -2 gradi; ora però stanno entrando acque di 2-3 gradi, con grande temperatura di fusione.
Questo deve far riflettere sul fatto che ciò che succede qui, in Antartide e Groenlandia, ha un impatto generale su tutto il mondo. Se si riscaldano loro, infatti, tutta la circolazione si scalda, e si passa da una situazione stabile ad una fase instabile.
Vi riportiamo di seguito l’articolo che dedicammo all’argomento, 4 anni fa.
Oggi dopo 45 anni ci troviamo ad affrontare un annoso problema, il riscaldamento globale. Le ultime notizie riguardano l’Antartide. Sta diventando sempre più verde ed è un problema.
I muschi crescono molto lentamente e si accumulano invece di decomporsi nelle regioni polari. Questo permette ai ricercatori di analizzare i ritmi di crescita andando indietro anche di migliaia di anni.
Perforando gli strati di muschio accumulati nella parte meridionale del continente in un periodo di 150 anni, i ricercatori hanno scoperto che queste piante sono cresciute molto di più negli ultimi 50 anni, quasi 3 millimetri contro il singolo millimetro degli anni precedenti. Il motivo? Il riscaldamento globale, con i ghiacci che sciolgono, c’è più acqua a inumidire il muschio che è favorito anche da un periodo più esteso di crescita grazie alle temperature più favorevoli.
Lo studio di Matthew Amesbury, un ricercatore paleoclimatico dell’Università di Exeter, Regno Unito, sostiene che continuando con questo ritmo, la penisola Antartica diventerà sempre più verde mano a mano che il ghiaccio si ritira.
Se è vero però che il cambiamento è un fenomeno naturale come dice Robin Elizabeth Bell, ricercatore geofisico alla Columbia University, è anche vero che l’impatto umano e la velocità del cambiamento collegata sono fenomeni nuovi e imprevedibili.
Unica nota positiva, nonostante gli esiti incerti di questo fenomeno, si aprono nuove opportunità per i ricercatori di tutto il mondo. Come emerge più terra dalla morsa del ghiaccio emergono ancora più possibilità di studiare approfonditamente un continente semi sconosciuto come l’Antartide.
E a proposito del cambiamento climatico, dai un’occhiata qui.
Fonti:
http://www.nationalgeographic.com.au/nature/fast-growing-moss-is-turning-antarctica-green.aspx
https://www.eurekalert.org/pub_releases/2017-05/cp-ahs051117.php
Foto di copertina by Matt Palmer on Unsplash