Con Marianna Balducci una nuova attività per mescolare disegno e fotografia e… riempire i buchi con delle illustrazioni!
Per spiegare da dove partire quando si mescolano disegno e fotografia a chi si approccia per la prima volta a questa tecnica spesso suggerisco di concentrarsi in prima battuta sugli spazi vuoti. Sono gli spazi che una composizione fotografica ci lascia a disposizione per spostare il peso di quell’immagine da un’altra parte, sono in realtà anche i buchi, gli spazi vuoti, in cui la nostra fantasia trova posto quando osserviamo le cose intorno a noi con attenzione e quelle ci iniziano a suggerire una nuova via per esplorarle e magari trasformarle.
In esercizi precedenti abbiamo generato quel vuoto attorno all’oggetto su cui intervenire, mettendolo in scena su uno sfondo neutro che ci lasciasse ampi margini di manovra (recuperate il bestiario immaginario qui). Altre volte quel vuoto lo abbiamo fisicamente portato a spasso per vedere che effetto facesse vestire le nostre storie in presa diretta con le cose del mondo (recuperate gli stencil narranti qui).
Oggi con quel vuoto giochiamo partendo dall’idea che la fantasia a volte sia una dispettosa impicciona, che non si accontenta di girare attorno alle questioni, ma ci vuole andare a fondo a tutti i costi. Oggi apriamo varchi, portali, buchi.
Tranquilli, non rovineremo niente. La fantasia sarà pure impicciona, ma è molto rispettosa del mondo di cui si nutre. I buchi che andremo a creare saranno immaginari, ma non per questo meno pieni di storie. Come per altre occasioni in cui ci siamo messi a esplorare insieme, vi lascio qualche disegno da cui partire, ma vi invito anche ad inventarne di vostri (salvate e stampate il file in formato A4, divertitevi a fotocopiarlo anche in diverse dimensioni per rendere i buchi disegnati piccoli o giganteschi).
Dei buchi poi non ci accontentiamo: queste aperture sono veri e propri passaggi segreti che conducono verso nuove storie (vi ho suggerito sul mio file come potrebbero cominciare, avete altre idee?). Ecco perché ad ogni varco è associato un personaggio che sbuca fuori o si imbuca dentro (attenzione a ritagliarlo con cura prima di partire con l’esplorazione!).
Fuori o dentro? Questa è già una bella domanda. Se immaginiamo di entrare dentro a un oggetto (un libro, un albero, il cuscino, il pallone, la pentola,…) sicuramente la nostra storia sarà diversa rispetto a quella di chi da quell’oggetto è sbucato fuori.
Potete procedere posizionando i vostri buchi sia all’aperto che in casa, vi basterà avere sottomano un po’ di nastro carta adesivo o di gommina adesiva removibile, insomma, cose che vi permettano di appicciare temporaneamente il vostro buco su diverse superfici senza rovinarle. Una volta trovato il posto giusto, scegliete angolazione e inquadratura per fotografare la vostra storia.
Per esempio, scegliete quali altri oggetti intorno dovranno essere compresi nell’inquadratura. Il mio coniglio viaggiatore del tempo è sbucato proprio vicino a una misteriosa chiave… sarà quella che gli permetterà di tornare nella sua epoca o che gli aprirà la porta verso nuove dimensioni? Il pigro orso lettore stava cercando da non so quanto tempo una tana in cui trascorrere il letargo coccolato dai suoi libri preferiti e l’ha trovata proprio sul tavolo della colazione… guarda caso, dentro a un goloso pacco di biscotti. Come vedete, i buchi e i personaggi sono in bianco e nero.
Potete lasciarli così e magari divertirvi a virare in bianco e nero la foto successivamente, per vedere come cambia l’effetto, oppure potete colorarli voi. La nostra cagnolina esploratrice sembra immersa in un’atmosfera da vero film di paura nella versione in bianco e nero, davanti a quel libro dalle proporzioni monolitiche che però, sono certa, scoprirà essere molto interessante!