Fake news, non ti temo!

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Per i nostri studenti (e non solo) è molto importante distinguere le informazioni vere da quelle false e imparare a navigare su web con consapevolezza. Vediamo come lavorare in classe sulle fake news.

Perché parlare di fake news a scuola?

Perché obiettivi e competenze coinvolti sono da considerarsi cruciali, specie dopo il periodo pandemico in cui il tempo trascorso online ha subìto un notevole incremento. 

Saper distinguere tra notizie vere e notizie false permette agli studenti (e non solo) di:

  • sviluppare il pensiero critico in merito all’attendibilità dei contenuti su web;
  • sviluppare la capacità di valutare le informazioni online anche partendo da un’attenta considerazione delle fonti;
  • imparare a riconoscere una notizia vera da quella falsa;
  • diventare consapevoli della fruizione e condivisione dei contenuti presenti in rete.
Che cosa sono le fake news?

In classe possiamo partire proprio da questa domanda.

Dopo aver discusso sul’idea di fake news che hanno i ragazzi, si può cominciare leggendo alcune pagine del libro di Daniele Aristarco Fake – Non è vero ma ci credo, che affronta proprio questa tematica.

Aristarco chiarisce anche il significato di “bufale”, da considerarsi sinonimo delle stesse fake news.

“Le fake news sono notizie false, inventate da qualcuno e poi messe in circolazione e spacciate per vere. In Italia spesso vengono chiamate “bufale”. Con questo termine identifichiamo, più in generale, tutte le narrazioni truffaldine in grado di “menarci per il naso”, proprio come si fa con i buoi e i bufali quando ce li tiriamo dietro tenendoli per l’anello attaccato al naso”

E visto che le fake news grazie al web e ai social – tanto utilizzati dai nostri studenti – si diffondono con incredibile facilità, vediamo quali attività possiamo svolgere in classe per lavorare sulla responsabilizzazione e sulla consapevolezza di un’utenza giovanile.

Come navigare sicuri in rete e come riconoscere le fonti attendibili? 

Far comprendere che la prima cosa da tenere d’occhio quando si cercano informazioni sul web è vedere qual è la fonte di provenienza.

Devono essere considerate sicure solo le informazioni provenienti da fonti attendibili, affidabili.

Per riconoscere quali sono le fonti attendibili su internet occorre fare attenzione alle seguenti caratteristiche: 

  • devono indicare da dove provengono le informazioni che riportano;
  • la stessa informazione può essere reperita anche in altra forma o in altro luogo (altri siti, libri, quotidiani cartacei…);
  • fonti ufficiali da considerare sicure sono i quotidiani nazionali o l’Ansa (far porre l’attenzione sul fatto che siano scritte nel modo corretto, dal momento che alcuni siti riportanti notizie false copiano grafica e nome del sito ufficiale apportando minime variazioni); 
  • le informazioni devono essere esposte con linguaggio medio-alto ma, nel contempo, chiaro e comprensibile.
  • inoltre è sempre consigliabile la consultazione di fonti diverse, che permette di valutare la diversa interpretazione che di uno stesso avvenimento si può dare, mettendo anche in luce l’importanza della pluralità delle fonti.
Come riconoscere una fake news?

Provare a stabilire quali sono le caratteristiche delle fake news, analizzandone in classe alcuni esempi:

  • la grafica è semplice, il linguaggio utilizza slogan o frasi che colpiscono alla prima lettura;
  • la notizia non compare nelle fonti ufficiali e non dichiara la fonte da cui proviene;
  • la notizia non fa riferimento a date o luoghi precisi;
  • la notizia appare in un sito carico di messaggi pubblicitari che rendono difficoltosa la lettura (e che cercano di catturare l’attenzione dell’utente per indirizzarlo verso prodotti commerciali precisi).
“Virtuale è reale”

Per i nostri ragazzi, sempre immersi sul web, occorre far comprendere che è importante non farsi ingannare perché in rete si può trovare davvero di tutto. È bene anche far capire che è una responsabilità condividere notizie di cui non si è certi e che potrebbero rivelarsi false.

Interessante è leggere in classe il primo articolo del Manifesto della comunicazione non ostile, redatto dall’associazione Parole Ostili che si occupa della corretta informazione in rete per limitare bugie e forme di odio on-line, che recita “virtuale è reale”.

Si può inoltre proiettare in classe il video, sempre di Parole Ostili, dal titolo Cosa sono le fake news? Consigli per riconoscerle – Fake news per bambini che riassume, in modo semplice ed efficace, le principali informazioni su fonti attendibili e bugie diffuse in rete.

Disegni, slogan, vademecum

Per rendere gli studenti protagonisti attivi del loro apprendimento, possiamo proporre attività coinvolgenti attraverso le quali poter verificare l’attendibilità di falsi messaggi e di notizie ingannevoli, suggerendone strategie di superamento.

Possiamo far consultare siti appositamente dedicati allo svelamento di bufale (ad esempio www.bufale.net) e mettere a confronto quelle informazioni con quelle diffuse da fonti ufficiali.

Possiamo far consultare anche siti che si occupano volutamente di distorcere le informazioni per finalità umoristiche, come www.lercio.it, e far notare ancora le modalità di presentazione della notizia.

Un’idea potrebbe essere quella di far creare direttamente ai ragazzi delle fake news partendo dalle caratteristiche individuate nelle notizie false lette ed analizzate.

Ma si possono far realizzare in classe tante altre attività interessanti, come slogan o disegni a tema, oppure dei veri e propri vademecum dedicati alle regole da seguire per riconoscere le fake news, da realizzarsi sia in forma cartacea che in formato digitale

Insomma, rendere consapevoli i nostri studenti della pericolosità della diffusione di false notizie è un compito estremamente importante perché, come dice ancora Aristarco

“Le fake news sono bugie insidiose e, al tempo stesso, molto seducenti.

Talvolta si fanno beffa della nostra ‘creduloneria’.

La maggior parte delle volte, però, possono essere molto pericolose.

Se non vengono prontamente smascherate, sono in grado di modificare

profondamente le nostre abitudini, di scompigliare i nostri progetti e,

talvolta, di minare i più profondi convincimenti”

E proprio per questo occorre che i nostri studenti ne divengano consapevoli e responsabili.

Qui le fasi delle attività proposte in classe e tutte le foto dei lavori realizzati dai ragazzi:

https://dragoniprof.blogspot.com/2021/02/fake-non-ti-temo.html

https://dragoniprof.blogspot.com/2021/02/fake-non-ti-temo-i-nostri-lavori.html

Foto di copertina by Markus Winkler su Unsplash

Docente di lettere in una scuola secondaria di primo grado della provincia di Arezzo, studio e sperimento variegate metodologie e pratiche di didattica attiva. Gestisco un blog in cui condivido esperienze significative realizzate all’interno delle mie classi.

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