La storia del cinema è ricca di bizzarre figure educatrici, insegnanti, personaggi strampalati o spietati, vittime spesso dei loro alunni. Ma il cinema ogni tanto regala anche al grande schermo dei grandi personaggi.
Insegnanti che si interrogano sulla funzione della scuola e del suo ruolo nella società, si domandano cosa fare del potere e della libertà (spesso poca) di cui godono. Abbiamo quindi selezionato per voi un piccola lista di 10 film sugli insegnanti da non perdere.
Ecco allora i nostri suggerimenti, in ordine sparso:
– La classe (2008) diretto da Laurent Cantet, vincitore della Palma d’oro a Cannes, film nel quale emergono delle questioni fondamentali dell’universo scuola. Integrazione, differenze generazionali, rapporti fra autorità e autorevolezza. Uno sguardo sulla scuola basato sul romanzo autobiografico di un professore di francese in una scuola di periferia. A rafforzare la pellicola ci sono delle riprese svolte durante vere lezioni dell’anno accademico dove il protagonista cerca senza troppo successo di ingaggiare i suoi studenti.
– Will Hunting – Genio ribelle (1997) in questo film di Gus Van Sant, il grande Robin Williams interpreta il Dr. Sean Maguire. Non un insegnante vero e proprio ma un uomo che riesce a tirare fuori il talento e sopratutto la fiducia in se stesso (non è forse una delle caratteristiche più importanti per un educatore?) del protagonista interpretato da Matt Damon. Si crea un rapporto mentor –allievo che porterà entrambi ad accettare le proprie capacità. Piccola curiosità. il film è dedicato alla memoria del poeta Allen Ginsberg e dello scrittore William S. Burroughs.
– Billy Elliot (2000) film di Stephen Daldry ambientato durante lo sciopero dei minatori inglesi del 1984 durante il governo di Margaret Thatcher. Billy, un ragazzino di 11 anni, sogna di diventare un ballerino classico, ma si scontra con il padre e lo zio, entrambi minatori che vorrebbero farlo diventare un pugile. Grazie all’aiuto della sua insegnante, la signora Wilkinson ha finalmente qualcuno che lotta dalla sua parte.
– La scuola (1995) film di Daniele Lucchetti, tratto da due libri di Domenico Starnone (Ex Cattedra, Sottobanco), La scuola è un film che rischia di sfiorare la macchietta, ma riesce ad affrontare problemi veri della scuola come mancanza di incentivazioni, superficialità, e professori non adeguatamente assistiti e supportati. Tra i personaggi spicca il professor Vivaldi: empatico, preoccupato per i propri allievi, ma anche più duro con gli studenti privilegiati e i classici secchioni. Si rimane con un sorriso amaro in bocca ma soddisfatti per aver visto un bel film.
– School of Rock (2003) un po’ anticonvenzionale eppure efficace. Jack Black nei panni di Dewy Finn interpreta un musicista che si trova per caso a insegnare musica ai bambini di una scuola privata. Una divertente commedia che fa però riflettere sull’importanza dell’apertura mentale quando si parla di educazione e scuola.
– L’attimo fuggente (1989) un grande classico da rivedere. Ancora Robin Williams in uno dei film più famosi sulla scuola. Il suo John Keating ama così tanto la poesia e il suo lavoro da non riuscire a rimanere con i piedi per terra. la scena in cui invita i suoi allievi a salire sui banchi e a strappare dei libri è memorabile.
– Caterina va in città (2003) l‘incipit è semplice, Caterina è una tredicenne figlia di un professore di filosofia fallito che lascia la provincia e si trasferisce a scuola a Roma. Questo pretesto serve a Virzì per affrontare il vuoto di valori di una gioventù che non sa più a cosa guardare, anche perché nemmeno i genitori offrono più certezze.
– La bicicletta verde (2012) è un film diretto da Haifaa Al-Mansour. Ambientato in Arabia Saudita, in una scuola femminile dove la protagonista è costretta a combattere per la propria libertà. La bicicletta verde che vuole comprare è il simbolo di un’emancipazione difficile contro un sistema oppressivo e limitante.
– Detachment – Il Distacco (2011) film di Tony Kaye incentrato sul dramma della scuola pubblica americana, ma non è solo questo. Henry Barthes è un supplente di letteratura in un istituto superiore in crisi. Gli studenti hanno risultati bassi, sono arrabbiati e incombe la privatizzazione. Henry riesce a superare le barriere con i suoi difficili studenti, ma ci saranno conseguenza inaspettate.
– Word and Pictures (2013) lui ama la letteratura, l’insegnamento e l’alcol. Ma da anni scrive meno e beve di più mettendo anche a rischio il suo posto di lavoro. Lei è l’ultima arrivata, artista confinata dietro alla cattedra dall’artrite reumatoide che le rende sempre più difficili i movimenti. Lui idolatra le parole, lei le immagini. Entrambi “tentano di insegnare nell’era dei morti viventi” a “giovani menti soffocate dai computer e dai centri commerciali”.