interculturali luoghi d'intercultura

Luoghi Interculturali: le scuole e le città

in Approcci Educativi by
Mariangela Giusti è docente da vent’anni all’Università degli studi di Milano-Bicocca, dove insegna Pedagogia interculturale

Ho scritto diversi libri, usciti con importanti case editrici italiane, sulle tante tematiche dell’educazione interculturale originate da ricerche condotte sul campo.

Ma c’è un filo conduttore che unisce tutte le sfumature di questa delicata disciplina. Le aule, dove si svolgono i processi di insegnamento/apprendimento sono naturalmente all’interno delle scuole, e le scuole a loro volta sono la linfa di ogni città.

I docenti e gli studenti passano parte della giornata a scuola, ma vivono il tempo restante soprattutto dentro l’ambiente urbano che siano città, paesi, o quartieri delle periferie.

Per questo motivo ho scelto di chiamare questa nuova rubrica: Luoghi Interculturali.

luoghi d'intercultura

Le città italiane nelle quali viviamo sono multilingue, multietniche, multiculturali.  Oramai, nelle grandi metropoli come Milano, Roma, Napoli viaggiare sui bus o in metro significa ascoltare decine di lingue diverse (letteralmente!).

Ma anche gli spazi pubblici delle città medie e piccole propongono conversazioni in tanti idiomi diversi. Dietro a ogni lingua che riusciamo a cogliere e ascoltare ci sono culture differenti.

Per noi adulti questa è una realtà che abbiamo visto modificarsi e crescere anno dopo anno, dai primi anni Novanta in avanti. Per i bambini (italiani e d’altrove) che vivono nelle città italiane questa è la realtà nella quale sono nati, quella nella quale hanno fatto le prime uscite in passeggino con la mamma o col papà.

Questa è la realtà nella quale cominciano piano piano a muoversi con sempre maggiore autonomia, indipendenza, sicurezza.

Intercultura bambini

Se questa è la realtà urbana e sociale, la scuola italiana dei primi decenni del Duemila, si trova a essere ben regolata sul piano della normativa. Dal 2005 a oggi si sono alternati al Ministero dell’istruzione sette ministri (Moratti, Fioroni, Gelmini, Profumo, Carrozza, Giannini, Fedeli) ma l’attenzione per l’educazione interculturale è rimasta alta nel passaggio dall’uno all’altro.

Se ci confrontiamo con la normativa, si può notare una propensione costante a spingere gli insegnanti e gli studenti a uscire dal guscio, a intrattenere relazioni, a misurarsi con l’esterno, a conoscere la realtà nella quale la scuola vive.

Questa rubrica proverà a essere una finestra sui temi interculturali di scuola e di “fuori scuola”. Con l’obiettivo di riflettere insieme per affrontare le sfide della didattica e per costruire approcci educativi che tengano conto della dimensione interculturale.

Mariangela Giusti è docente da vent’anni all’Università degli studi di Milano-Bicocca, dove insegna Pedagogia interculturale. Ha scritto diversi libri, usciti con importanti case editrici italiane, sulle tante tematiche dell’educazione interculturale originate da ricerche condotte sul campo.

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