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Saltamuri: contro il razzismo scuole e associazioni in prima linea

in Approcci Educativi by
“Saltamuri”: un appello a tutte le scuole e associazioni (ma non solo) per iniziative contro razzismo e narrazioni tossiche da realizzare in tutta Italia dal 15 al 17 marzo

Alex Langer, indimenticato e indimenticabile operatore di politica saggia e di pace, diceva di se stesso di essere un “saltatore di muri”. Lo ha ricordato Franco Lorenzoni, il maestro di Cenci, al primo incontro, promosso dal MCE-Movimento di Cooperazione Educativa a Roma nei primi giorni dello scorso settembre, di un numerosissimo gruppo di associazioni e singoli che sentivano la necessità di incontrarsi e confrontarsi sulle mille stupidaggini e crudeltà che si sentono e si praticano in quest’epoca nei confronti dei migranti. In poco tempo, dopo quel primo incontro, oltre cento associazioni professionali del mondo della scuola, universitario e della ricerca, insieme ad Enti, Associazioni di volontariato, Reti del terzo settore, ONG, organizzazioni sindacali hanno costituito un tavolo interassociativo che ha preso il nome di SALTAMURI Educazione sconfinata per l’infanzia, i diritti, l’umanità.

La campagna “Mille scuole aperte per una città aperta” e quella che prende ad esempio la bellissima idea nata in un liceo della provincia di Salerno di mettere davanti ad ogni scuola una “pietra d’inciampo” per ricordare il ragazzo del Mali annegato con la pagella cucita nel vestito e i tanti altri giovanissimi mai arrivati in Italia e in Europa sono le prime due iniziative intraprese, che sta lavorando a una lunga serie di eventi e di incontri in ogni parte d’Italia, allargando il suo sguardo e la sua azione alla più generale questione delle discriminazioni di ogni tipo e gravità.

Una particolare attenzione viene anche posta al progetto di “autonomia regionale” in discussione in queste settimane che porta in sè, nel pacchetto contrattato con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, anche una regionalizzazione di fatto della programmazione, progettazione e organizzazione scolastica. Una decisione che, se orientata nella direzione che si sta delineando, annullerebbe di fatto le funzioni del MIUR e in particolare le linee-guida sulla didattica, lasciando alle singole Regioni lo spazio per l’inserimento di materie, di metodi e anche di personale docente con tutta probabilità non esattamente sensibili a criteri di unità nazionale.
Trent’anni fa, il 9 novembre 1989, crollava il muro di Berlino. In molti, in tutto il mondo, salutammo l’avvenimento come l’inizio di un nuovo corso della Storia, nel quale sarebbero state favorite aperture, relazioni, occasioni di incontro e di cooperazione.

E’ curioso e per certi aspetti desolante considerare che da allora i muri di separazione sono aumentati. Nel 1989 ce n’erano quindici. Oggi sono oltre settanta. Dall’Ungheria alla Bulgaria, dalle due Coree alla Cisigiordania, dall’Arabia Saudita al Kenya fino a quello che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vorrebbe costruire al confine con il Messico.

Lavorare con lo spirito dei saltatori di muri è davvero, per noi e per chi verrà dopo di noi, l’opzione di umanità senza la quale il presente e il futuro rischiano di essere sempre più foschi. Giancarlo Cavinato, segretario generale del MCE e portavoce di Saltamuri, ha firmato insieme a Franco Lorenzoni, Sonia Coluccelli (formatrice Montessori e del Direttivo di C’è speranza se accade @ – Rete di Cooperazione Educativa) e molti altri anche l’appello “Atto Contrario” (nato da una intuizione di Bruno Tognolini, grande maestro di piccole rime, che ha ricordato a tutti noi che, come si fa in Sardegna, all’angoscia e all’oppressione si deve rispondere con un “attu contrariu”).
Nell’appello c’è l’invito a dedicare tre giornate, dal 15 al 17 marzo, per iniziative (grandi o piccole non importa) contro il razzismo e le narrazioni tossiche, non per cantare il buio dei nostri giorni, ma per dire a gran voce la bellezza della resistenza e il piacere della ribellione che filtrano da ciascuna apertura che faccia entrare luce e respiro.

Maggiori informazioni si possono trovare sul sito www.saltamuri.it Per aderire è necessario compilare e firmare la relativa scheda di adesione e inoltrarla a tavolo.saltamuri@gmail.com
Informazioni e adesioni ad Atto Contrario su www.comune-info.net

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Carlo Ridolfi è nato a Verona nell’aprile del 1957. Ha vissuto nella città scaligera per i primi cinquant’anni della sua vita, poi si è trasferito a Padova. Ha lavorato per quarant’anni in ferrovia. Ha quattro figli. Fin da bambino ha la passione per il cinema, grazie alla quale ha incontrato all’inizio degli anni Novanta il maestro Mario Lodi, col quale ha collaborato fino al 2014. Attualmente in pensione, scrive di cinema su varie riviste ed è coordinatore nazionale dell’associazione di donne e uomini che hanno a cuore l’educazione C’è speranza se accade @ - Rete di Cooperazione Educativa. È giornalista pubblicista dal 1981.

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