Una risposta all’abbuffata di DAD: una divertente e semplice attività da proporre per Natale per riscoprire il valore di inviare e ricevere una lettera
Natale si avvicina e – malgrado la difficile situazione che la scuola sta vivendo a causa dell’emergenza legata alla pandemia – si avvicina anche il momento in cui possiamo ritrovare gli affetti più cari. Quest’anno è stato caratterizzato dalla lontananza, a causa dei conseguenti lockdown. La lontananza dalle persone a cui vogliamo bene, dai parenti e dagli amici; la lontananza dai luoghi che frequentiamo abitualmente, dalla classe e dai giardini.
Scriviamo una lettera!
Ecco allora una semplice attività di scrittura per prepararsi nel migliore dei modi all’arrivo delle feste natalizie, e far scoprire ai più piccoli la bellezza di scrivere e ricevere una lettera da una persona cara.
Diciamo subito agli studenti che quest’anno, per Natale, ognuno di loro avrà il compito di scrivere una lettera a una persona. Probabilmente nessun bambino delle nuove generazioni ne ha mai scritta o ricevuta una, e non hanno mai avuto uno scambio epistolare. La comunicazione scritta passa ormai attraverso i social o la posta elettronica. Ma vogliamo mettere la gioia e il mistero di ricevere una comunicazione personale che ha la consistenza, la fisicità e forse anche il profumo della persona cara che ce l’ha inviata?
Un gesto che parla di “noi”
Questa, quindi, è anche un’occasione per scoprire ed esplorare un genere che ha accompagnato grandi e piccoli per secoli, e che nel tempo ha ispirato romanzi e racconti. I più piccoli scopriranno che scrivere una lettera non è come mandare un messaggio, ma è un gesto che ci porta a parlare di noi stessi, a ordinare degli eventi, a dare un punto di vista. Per questo motivo, l’attività qui proposta può essere utilizzata come risorsa per il programma di Italiano.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che imparare a scrivere una lettera è stato per molto tempo, fino agli anni Settanta del secolo scorso, una delle competenze che dovevano raggiungere gli scolari alle elementari. I vecchi sussidiarsi sono infatti pieni di esempli epistolari che, se possibile, sarebbe bello condividere con i bambini.
Adesso prendiamo carta e penna
Prima di cominciare, ogni studente deve pensare alla (o alle) persona cara a cui indirizzare la propria lettera, che potrà essere un nonno, una zia o un cugino. Una volta fatta la scelta, sarà necessario avvertire questa persona dicendole che per le feste riceverà una lettera, e che a sua volta avrà il compito di scriverne una di risposta. In questo modo, il giorno di Natale, ogni bambina e bambino non avrà solo donato la sua lettera, ma ne avrà ricevuta almeno una tutta per sé da leggere!
Per quanto riguarda la stesura della lettera, spieghiamo agli studenti che si comincia sempre con l’indicazione del luogo in cui è stata scritta (cioè la città o il paese) accompagnata dalla data, da posizione in alto a destra; che è gentile informarsi su come sta il nostro amico di penna; che possiamo raccontare quello che abbiamo fatto, come un fatto divertente o un avvenimento emozionante; che ogni lettera si chiude con i saluti e la firma.
Se vedete che l’argomento interessa i bambini, potete consigliare delle letture di romanzi epistolari adatti alla loro età, da leggere proprio per le vacanze natalizie. Ecco alcuni esempi:
– Il classico di Jean Webster, Papà Gambalunga, che racconta la storia di una bambina orfana e del suo misterioso benefattore.
– Il romanzo di Emanuela Nava, Coccodrilli a colazione che racconta la corrispondenza tra una bambina italiana e un bambino africano.
– Il romanzo di Christine Nöstlinger, Cara Susi, caro Paul, che raccoglie le lettere di due amici lontani.