A che punto siamo con la parità di genere? Purtroppo persistono ancora gli stereotipi fra uomo e donna, è dunque necessario sempre di più spiegare alla nuova generazione cosa sia il rispetto, e metterlo in atto.
Ad aprile di questo anno ha fatto scalpore un libro di testo per le classi primarie, in cui si doveva associare delle azioni alla mamma e altrettante al papà.
Secondo il libro, la soluzione era la seguente:
la mamma: cucina/stira
il papà: lavora/legge
Ovviamente (e fortunatamente) questo ha scatenato una riflessione collettiva sulle modalità con cui vengono rappresentati nei libri di testo le connotazioni del maschile e del femminile.
Noi ne parlavamo già 4 anni fa, con un articolo che vi riproponiamo e che dunque ritroviamo – purtroppo -sempre molto attuale, e che sottolinea come sia sempre più necessario insegnare alle nuove generazioni il rispetto, in un’ottica di superamento di tali, desueti stereotipi.
“Pari o dispari? Il gioco del rispetto” è un progetto per le scuole nato a Trieste nel 2015. L’idea è di educare i bambini per superare gli stereotipi sui ruoli di genere per prevenire la violenza e per promuovere le pari opportunità.
Purtroppo sappiamo come le discriminazioni tra uomo e donna siano una realtà ancora presente (e forse dominante) nella cultura italiana. Un modo per cambiare le cose è partire dall’educazione delle nuove generazioni per risolvere alla base il problema.
Ma come fare? Bisogna partire dalla scuola dell’infanzia, quando devono ancora formarsi i primi stereotipi. Attraverso il gioco si può veicolare un valore di uguaglianza e pari opportunità. Lo stereotipo è una generalizzazione semplicistica, un’etichetta assegnata a maschi e femmine.
Anche nel gioco, attraverso il marketing, viene veicolata un’idea di ruolo maschile e femminile stereotipata. Per questo serve molta attenzione. E fondamentalmente una certa libertà di scelta del bambino che potrà fare il gioco a cui più è interessato.
Il sito dispone di una piccola cineteca per vedere qualche film che possa spingere alla riflessione e mantenere ampi gli orizzonti dell’identità invece di restringerli nell’angusto spazio dello stereotipo.
Inoltre vengono consigliati degli ottimi libri sempre sullo stesso tema. Gli riproponiamo anche qua sperando che anche attraverso la bellissima attività della lettura i bambini possano mantenere la loro creatività e originale individualità senza essere condizionati da forme retrograde di condizionamento.
-Beerli V. (2004). Belle, Astute e coraggiose. Otto storie di eroine. Torino: Einaudi Ragazzi.
-Bichonnier, H. (1996). Il Mostro peloso. Torino: Einaudi Ragazzi.
-Blundell Tony, Attenti alle ragazze, Emme, San Dorligo della Valle, 2002.
-Colli, M. & Colli, R. (2006). Storia incredibile di due principesse che sono arcistufe di essere oppresse. Roma: EdizioniLapis.
-Diaz Reguera, R. (2013). C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa? Edizioni Settenove Donaldson Julia, Superverme, EL, San Dorligo della Valle, 2013.
-Facchini Vittoria, Piselli e farfalline…sono più belli i maschi o le bambine?, Fatatrac, Firenze, 1999.
-Falconeri Ian., Olivia, Giannino Stoppani edizioni, Bologna, 2000.
-Gay‐Para, P. & Saillard, R. (2013). Andiamo Papà. Firenze: Edizioni Clichy.
-Jadoul, E. (2013). Le mani di papà. Milano: Edizioni Babalibri.
-Janisch Heinz; Wolfsgruber Linda, La principessa sulla zucca, edizioni Arka, Milano, 1998.
-Kemp, A. & Ogilvie, S. (2007). Principessa ribelle. Milano: Edizioni Nord sud.
-Kempter, C. I. (2005). La principessa con gli stivali da brigante. Milano: Editrice IdeeAli.
-Lindgren, A. (1988). Pippi Calzelunghe. Milano: Editore Salani.
-Masini, B. (2006). La bambina di burro e altre storie di bambini strani. Torino: Edizioni Einaudi Ragazzi.
-Naumann-Villemin Christine. Sono una principessa!, Il Castoro Bambini, Milano, 2003.
-Pitzorno, B.(1985). L’incredibile storia di Lavinia. Trieste: Edizioni EL.
-Pitzorno, B. (1991). Extraterrestre alla pari. Torino: Edizione Einaudi.
-Pitzorno, B. (1992). La bambina col falcone. Editore Mondadori.
-Rinck, M. & Van Der Linden, M. (2007). Una principessa al bacio. Milano: Edizioni Lemniscaat.
-Senoleben, K. (2005). La principessa che voleva diventare cavaliere. Milano: Editrice IdeeAli.
-Schubiger, J. & Erlbrunch, W. (2013). Due che si amano. Roma: Edizioni e/o.
-Solotareff Grégoire, Lulù, Rizzoli, Milano, 2010.
-Stephens Helen, Come nascondere un leone, Nord-Sud, Milano, 2012.
-Tullet Hervé, Il gioco del circo delle vermidita, ElectaKids, Milano, 2013.
-Io sono Blop!, ElectaKids, Milano, 2013.
-Senza titolo, Franco Panini Ragazzi, Modena, 2013.
-Turin Adela, Rosaconfetto e le altre storie, Motta junior (collana i Velieri), Firenze, 2009.
-Verita, R. (2000). Con la testa tra le favole. Trento: Edizioni Erickson.
foto di copertina: Tim Mossholder on Unsplash