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Estate: tempo di giochi all’aperto!

in Approcci Educativi/Attività di classe by
Scopriamo, insieme a Giovanni Lumini, tanti divertenti giochi all’aperto, i cosiddetti giochi di lancio, per divertirci con gli amici e i compagni in questa lunga estate!

Origini antiche ma divertimento assicurato, parliamo dei Giochi di lancio, rappresentano la soluzione perfetta per passare gli assolati pomeriggi d’estate in compagnia degli amici!

I giochi di lancio

I giochi di lancio hanno un’origine antichissima. Non deve sorprendere che in tutte le culture, in qualunque parte del mondo, esistano tipologie di giochi nei quali l’attività principale è quella di lanciare qualcosa in direzione di qualcos’altro.

La prima cosa che viene da pensare è che tutti questi giochi all’aperto abbiano una radice comune: la necessità giornaliera, dalla preistoria in avanti, di colpire le prede necessarie alla sopravvivenza. Così come, probabilmente, la necessità altrettanto importante di allenarsi. È una suggestione probabilmente molto vicina alla verità, ma non è questo il luogo per una ricerca storica.

Viaggiando in rete è comunque estremamente affascinante trovare e osservare che i giochi di lancio sono una realtà diffusissima con mille sfaccettature. Tipologie, varianti, materiali sono i più vari e i più strani. E non è solo una ricerca sulla tradizione e sui giochi del tempo passato. Al contrario, il gioco di lancio conosce, al giorno d’oggi, una continua rivisitazione e aggiornamento. Alcuni dei giochi che troviamo hanno origine recente o recentissima, frutto di invenzioni moderne, non tradizionali.

Possiamo evidenziare alcune categorie, ovviamente non fisse ma liberamente utilizzabili, integrabili e modificabili, per ordinare tutti i tipi di giochi all’aperto di lancio che si possono trovare, ben sapendo che, oltre a quelli citati negli esempi, mille altri giochi ci aspettano in ogni angolo del mondo.

Lanci in orizzontale di distanza

I giochi in cui si lanciano corpi più o meno pesanti per raggiungere una distanza più lontana possibile. Essi richiedono tecnica e soprattutto potenza. Questo tipo di gioco di lancio si è trasformato ben presto (sicuramente già dall’antica Grecia, ma probabilmente anche nella Scozia di molti anni fa) in un’attività sportiva. Lo scopo è solitamente quello di stabilire un record, di migliorare, dal punto di vista numerico, una prestazione.

Tra gli esempi: lanci olimpici (disco, peso, martello, giavellotto), lanci negli Highlands Games, tiro della rulla o della forma di formaggio, tipica di alcune zone d’Italia.

Lanci in orizzontale di precisione

Questa tipologia raggruppa quei giochi in cui la precisione è fondamentale, quindi risulta vincente l’abilità più che la forza. In questi giochi si deve raggiungere qualcosa utilizzando un oggetto per lanciare.

Tra gli esempi: bocce/petanque; tiro degli anelli; ferri di cavallo; freccette; la grenouille; giochi con le biglie

Lanci in orizzontale contro ostacolo

Sono giochi di precisione con lo scopo di rovesciare un ostacolo, abbattere qualcosa. Essi comprendono le numerosissime varianti di giochi di birilli, diffusissimi in Spagna (ma anche in tutta Europa) e molteplici giochi di “palet” (Francia) o piastrelle.

Tra gli esempi: molkky; tiro ai barattoli; bowling.

Giochi di lancio complessi

In questa categoria sono compresi quei giochi che non implicano unicamente il lancio verso qualcosa, ma che inseriscono questa caratteristica in un gioco più complesso, solitamente disputato da squadre.

Tra gli esempi: cornhole, kubb.
Voglio dedicare all’ultimo gioco menzionato un po’ più di spazio.

KUBB

Dal 2006 in Italia è attivo il Gruppo Italiano Kubb, un’organizzazione formata da tutti coloro che conoscono e praticano il gioco del Kubb. Fra mille difficoltà, con l’aiuto dell’Associazione GiocOvunque di Firenze, il Gruppo ha organizzato ben 14 campionati nazionali. Al di là della dicitura “campionato”, l’obiettivo è sempre stato, anche in questi tornei, quello di mantenere vivo e inalterato il carattere di “gioco”, di libera attività, evitando la creazione di federazioni sportive o strutture simili.

Gioco

Il kubb è un antichissimo gioco vichingo. Storicamente, ha avuto origine sull’Isola di Gotland (la più grande isola svedese del Mar Baltico). Giocare a kubb era un passatempo molto diffuso all’epoca dei Vichinghi, durante le feste o semplicemente per divertirsi dopo le battaglie. Si usavano i ceppi di legno da caminetto.

Giocatori

Il numero dei giocatori varia da 1 a 6 per squadra.

Regole

Il kubb si gioca su un campo di gioco di 8 x 5 metri, a volte delimitato da bastoncini (4). Il terreno di gioco può essere il più vario: si gioca sul prato, sul cemento, per strada, sulla spiaggia, sulla neve, ovunque sia possibile segnare il campo.

Al centro del campo viene posta una figura di legno che rappresenta il re (1). Sulle linee orizzontali di fondo campo vengono sistemati 5 pezzi di legno più piccoli, i cavalieri, detti kubb (2). Per il gioco si usano 6 bastoni da lancio (3) che vengono passati da una squadra all’altra, dopo ogni turno di gioco.

Il gioco consiste nel cercare di abbattere tutti i kubb della squadra avversaria e,  successivamente, solo alla fine, il re. La partita finisce con la vittoria della squadra che consegue questo obiettivo. Attenzione però: abbattere il re prima del tempo comporta la sconfitta!

Per leggere le regole più in dettaglio, potete cliccare qui.

Si può sempre ridurre il campo di gioco e il numero di bastoni da lanciare e da abbattere per giocare con le bambine e i bambini più piccoli, come è possibile vedere in questo godibile, breve filmato.

E per chi volesse saperne di più:

Giocare all’aria aperta!, di A.J. Hanscome, edito da Il Leone Verde, per scoprire che il movimento e il gioco libero all’aperto sono vitali per lo sviluppo cognitivo e fisico dei nostri figli, e offrono strategie divertenti e coinvolgenti che li aiutano a trasformarsi in adulti sani, equilibrati e resilienti.

52 cose da fare all’aria aperta, di L. Gordon, edito da Salani, un mazzo di carte illustrato con tante attività e idee per giocare e stare all’aria aperta.

Photo by Artem Kniaz on Unsplash

Stella lo spin-off di Dixit perfetto da giocare in famiglia

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In vista dell’epifania ecco un gioco da tavolo divertente da fare in famiglia: Stella, lo spin-off di Dixit

Tra gli articoli più letti, che rientrano nella nostra TOP 10 troviamo quello dedicato a Stella, un gioco divertente da fare in famiglia durante queste feste.

Dixit ha avuto così tanto successo che ne sono state fatte 10 espansioni (ulteriori mazzi di 84 carte, la cui realizzazione è stata contesa da illustratori di tutto il mondo) per rendere il gioco sempre diverso e sempre nuovo.

Mancava qualcosa però: un gioco altrettanto bello che si potesse fare utilizzando una logica simile a quella di Dixit (di questo gioco ne avevamo parlato qui.

E questo novembre 2021 ce l’ha portato, quasi in anticipo per un bellissimo regalo di Natale da giocare con gli amici e in famiglia.

Stella, questo il nome del gioco, ci apre nuove prospettive e soprattutto è una sorta di conseguenza di Dixit con la possibilità straordinariamente intelligente, di poter essere giocato con le carte di Dixit che già possediamo, oltre al nuovo mazzo presente nella nuova scatola. Il retro delle carte e il formato sono esattamente gli stessi!

Stella mette in gioco qualcosa che già conosciamo di Dixit con qualcosa che invece ancora Dixit non presentava.

Ma andiamo con ordine. Sistemiamo in una griglia 5 x 3, 15 carte Dixit visibili a tutti i giocatori. Ogni giocatore ha in mano una plancia/tabella che riproduce gli spazi della griglia stessa. Su questa tabella si agisce con un pennarello cancellabile.


Viene sorteggiata una parola, da un mazzo molto corposo di possibilità: COMPLEANNO, AUTUNNO, SINCERITA’, etc.


Tutti i giocatori, a questo punto, segretamente tracciano tante croci sulla propria tabella quante carte della griglia ritengono che possano andare d’accordo con la parola sorteggiata, fino ad un massimo di dieci carte (croci).

Quando tutti hanno compiuto questa azione, a partire dal primo “Esploratore delle stelle”, ogni giocatore a turno chiama una carta.

Se qualcuno ha scelto la stessa carta scocca la scintilla e si segnano punti; se soltanto uno fra gli altri giocatori ha scelto la stessa vostra carta scocca la super-scintilla (!) e si segnano più punti di prima.

Attenzione però… se nessuno ha scelto vostra carta… ahimè… cadete! … e non riuscirete a guadagnare più alcun punto ulteriore, per quel turno.
Stella mette quindi in campo le stesse capacità di astrazione e di collegamento fra parola e immagine che possa evocarla, che trovavamo in Dixit, ma introduce anche un elemento importante: quali sono le carte, le immagini che tutti o quasi tutti hanno scelto? Qual è la scelta più comune?

Nel chiamare le nostre carte, quelle che abbiamo segnato sulla tabella, dobbiamo fare molta attenzione a questo aspetto, perché se partiamo con quelle più “originali” il rischio è non trovare compagni di strada per far scoccare le “scintille” e quindi… cadere!

Entra sicuramente in gioco anche la conoscenza delle altre persone, un modo nuovo di intendere immagini e parole, che amplia e rende molto interessante la dinamica di gioco.

Chi credeva che DIXIT fosse un gioco assoluto, dovrà parzialmente ricredersi, perché con STELLA si riesce ad avere un altro tipo di esperienza di gioco, non migliore, ma diversa e altrettanto stimolante.

Ed è sicuramente un gioco e un’esperienza da proporre a scuola, già a partire dalla primaria, magari con l’ausilio della LIM che proietti a tutta la classe le quindici carte da osservare e da legare alla parola data.

Rispetto a DIXIT, nel quale i bambini più piccoli (prima, seconda e terza classe) potrebbero essere in difficoltà nel trovare ed articolare “la parola giusta”, STELLA risulta più accessibile perché è un semplice “lavoro” di scelta, di “accoppiamento” di una parola chiave conosciuta da tutti con le immagini che si ritengono adatte.

Ed è impagabile vedere i volti radiosi dei giocatori quando fra due persone scocca una super-scintilla: il senso è … lo sapevo che c’era una persona che la pensava come me!.. ed essendo solo una, avendo rischiato di “cadere” è ancora più bello guardarsi negli occhi ed esultare!
Non vi fate sfuggire STELLA: le scintille vi attendono!

Costruiamo in classe giochi green, per un divertimento che pensa all’ambiente!

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Stop ai balocchi che finiscono ben presto nella spazzatura: impariamo a costruire giochi green partendo da materiali di recupero, così da strizzare l’occhio anche all’ambiente!

Continuiamo a scoprire la nostra TOP TEN degli articoli più letti nel 2022, e troviamo stavolta un’attività sui giochi green da realizzare in classe.

Sapevate, infatti, che con furbizia e creatività possiamo realizzare tanti giochi green partendo da semplici materiali di recupero? La creatività è un’arma invincibile per abbattere l’enorme produzione di rifiuti e ognuno di noi può metterla in atto tutti i giorni, a casa e a scuola!

Oggi, per bambini o adolescenti che siano, spesso i vari balocchi non durano che il tempo di una stella cadente, diventando in men che non si dica spazzatura da smaltire (e il come è un bel problema, soprattutto per l’ambiente).

Ecco dunque questa facile e divertente attività a tema giochi green, ottima da realizzare in classe (perfetta per la scuola primaria, secondo ciclo: classi III-IV-V). Gli alunni scopriranno che il divertimento, specie se condiviso, può scaturire anche da oggetti semplici e che di norma sarebbero scartati come rifiuti, toccando con mano le potenzialità del riciclo.

Realizzata in collaborazione con Corepla, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, trovi qui come realizzare tanti giochi green!

E prima di passare all’azione, perché non ripassare tutti insieme cos’è la plastica? Leggi qui l’articolo di riferimento!

Foto di copertina di Sigmund su Unsplash

Lucca Comics & Games: scopriamo il programma Junior!

in Arte, Musica e Spettacolo/Zigzag in rete by

Il programma Junior, presentato ad un’ inusuale ma entusiasta platea di “reporter per un giorno” tra i 9 e gli 11 anni; i laboratori per le scuole; i workshop per gli educatori: questo e tanto altro è il Lucca Comics & Games che strizza l’occhio al pubblico young!

Ai nastri di partenza la nuova edizione di Lucca Comics & Games che, come recita il suo claim, è decisamente molto più di un festival!

Tutto il meglio che l’editoria e le industrie creative offrono viene proposto in questa densa 5 giorni, soddisfando le aspettative degli amanti di fumetto, manga, anime, gioco, videogioco, serie tv, anime, cosplay e narrativa fantasy!

Un festival che tiene molto a stimolare la partecipazione attiva dei suoi fan, e che vuole coinvolgere anche coloro che non saranno presenti fisicamente al Lucca Comics & Games, ma che, grazie alla Rai, seguiranno da casa attraverso Twitch, oppure nei campfire presenti in tutta Italia!

Il programma Junior

Nella splendida location di San Micheletto a Lucca, martedì 18 ottobre si è tenuta la conferenza stampa per presentare il programma Junior del Lucca Comics & Games, davanti ad una sala stampa decisamente d’eccezione: un evento “vietato ai maggiori” in cui oltre 100 bambini delle scuole elementari di Lucca e provincia hanno vestito i panni di reporter per un giorno!

È toccato a Carolina Benvenga, Andrea Lucchetta, Dodò, la Pimpa (e molti altri) il piacevole compito di raccontare a questa entusiasta platea il programma, a partire dal ritorno di Lucca Junior nella sua sede storica, il Real Collegio, denominata Family Palace, un luogo a misura dei più piccoli, pensato per le famiglie e le scuole.

Leggi QUI l’intero programma Junior!

Lucca Comics & Games per le scuole

Tanti gli incontri e i laboratori che si svolgeranno sia in classe, nelle giornate che precedono e seguono la manifestazione, sia durante il festival all’interno del Family Palace, e che hanno visto chiudersi le iscrizioni il 10 ottobre.

Le principali attività di quest’anno dedicate alle scuole saranno le proposte di lettura e gli incontri con autrici e autori, per capire insieme come nascono le storie che leggiamo, ma anche per stimolare la passione per il fumetto, l’albo illustrato, la narrativa, e magari anche la crescita di una nuova generazione di talenti!

Focus: Il fumetto per insegnanti, educatori, genitori e adulti interessati

Segnaliamo in data 28 ottobre, dalle 17.45 alle 19.00 (Location Si10 – Sala Incontri Junior Real Collegio), un interessante focus sul fumetto, ad ingresso GRATUITO su prenotazione.

Domanda centrale dell’incontro è: “Perché leggere e lavorare con i fumetti a scuola?”. La nona arte può infatti essere uno strumento didattico eccezionale. Questo incontro aiuta a capire la grammatica, le caratteristiche e le potenzialità di questo linguaggio tra i banchi di scuola, sfatando ogni pregiudizio.

Con: Emanuele di Giorgi editore Tunué e Cristina Caponeri referente progetto scuola per Il Castoro, a cura della libreria Pensieri Belli di Lucca – Spazio Uack!

Per prenotarti all’incontro gratuito CLICCA QUI!

Quanto fin qui riportato è solo un piccolo assaggio di quella che di fatto è la più grande fiera italiana dedicata al fumetto e al gioco, con musica, spettacoli, anteprime, social e videogames. QUI trovi un’utile guida con tutte le informazioni più importanti (a partire dal “come acquistare il biglietto”!): non mancare e, mi raccomando, non dimenticare la macchina fotografica!

Foto by https://gametimers.it/

Natale è anche… giochi in famiglia!

in Zigzag in rete by
12 giochi di Natale consigliati dalla redazione di Librì-Occhiovolante per passare i giorni di festa in appassionati e accaniti confronti e giochi di società. 

Per gli appassionati dei giochi da tavolo, ecco le proposte segnalate direttamente dalla redazione di Librì-Occhiovolante, per passare le feste in famiglia con il divertimento di grandi e piccini. Mettetevi comodi e scopriamo insieme i giochi di Natale più amati!

Lucrezia propone: Cranium

Mi piace perché si gioca divisi in squadre. Ci sono vari giochi in cui ci si sfida: gioco di parole, schizzi a mano libera, attività di investigazione“.
Lo trovate qui!

Cristina propone: Il gioco dell’oca

Semplice e adatto a tutti, anche bambini molto piccoli. Un gioco  che in maniera leggera e metaforica parla di vita, morte e fortuna…
Bellissima la versione totalmente vintage con illustrazioni raffinate e le ochette segnaposto di metallo smaltato (quella blu è per me!)
Lo trovate qui!

Lorenzo propone: Scotland Yard

Una caccia all’uomo appassionante nelle strade di Londra. Questo gioco mi è sempre piaciuto perché si gioca “uno-contro tutti”. A turno si sceglie chi sarà “Mister X” che tenterà di sfuggire alla cattura muovendosi con tutti i mezzi di trasporto londinesi dalla mitica Subway agli autobus a due piani ai caratteristici taxi londinesi. Allo stesso modo tutti gli altri giocatori si muoveranno nella città cercando di bloccarlo e smascherarlo. L’altro aspetto che mi piace molto è la necessità di fare “gioco di squadra” per riuscire a vincere e catturare Mister X”.
Lo trovate qui!

Per chi volesse aggiungere un pizzico di esotismo c’è la versione ambientata a Venezia. Fra calli, ponti  canali, catturare Mister X sarà ancora più appassionante.

Carlo propone: Trivial

Solo per chi come me 😉 possiede una cultura enciclopedica e una passione per la competizione”.
Lo trovate qui!

Katty propone: Il gioco della vita

“Mi piace e soprattutto è piaciuto tantissimo ai miei bambini perché è semplice, è una metafora della vita, e perché per vincere bisogna adottare dei cuccioli (cosa che nella vita reale non posso fare!)”.
Lo trovate qui!

Michele propone: Puerto Rico

“Se vogliamo uscire dai soliti giochi da tavolo (risiko, gioco dell’oca, monopoly, etc.) e affacciarci sul complesso mondo dei Boardgame “alternativi”, che poi tanto alternativi non sono, consiglio Puerto Rico. Gioco di impostazione tedesca, cioè dove tendenzialmente il caso è quasi del tutto assente, in cui ogni giocatore si trova a gestire una colonia caraibica. Ogni turno dovrà scegliere un ruolo diverso, che permette di fare azioni diverse, con il fine di sviluppare la propria colonia e spedire merci alla madrepatria; tutte azioni che permettono di ottenere punti per vincere la partita”.
Lo trovate qui!

Marta propone: Taboo

“Mi piace perchè sembra un gioco un po’ intellettuale sul trovare sinonimi e parafrasi … ma si trasforma in un attimo in un delirio caciarone!”.
Lo trovate qui!

Arianna propone: Concept

“Insieme a MonopolY… i grandi classici delle risse familiari delle feste”.
Lo trovate qui!

Irene propone: Twister

“Purtroppo non ho più l’elasticità di una volta ma consiglio senz’altro il tappetino di Twister. Un gioco ginnico (aerobico e contorsionistico) ideale a Natale… per digerire il panettone”.
Lo trovate qui!

Roberta propone: Saltinmente

“Mi piace perché mi riporta alle ore di supplenza in cui di nascosto giocavamo a “Nomi-Cose-Città”.
Lo trovate qui!

Fabio propone: Cluedo

“Atmosfera inglese per un altro classico gioco per 3-6 giocatori. Dove è avvenuto il delitto, con quale arma e soprattutto, chi è l’assassino?  Con Cluedo viene riproposto in forma di gioco un classico della letteratura poliziesca: il “mistero della camera chiusa“ che i maestri  E. A. Poe e Agatha Christie hanno esplorato in maniera virtuosistica nei loro romanzi. Cluedo mi piace perché permette di immedesimarsi in uno dei sei protagonisti del gioco e immergersi nella atmosfere del giallo per scoprire l’unica soluzione corretta fra le 46.656 combinazioni che il gioco consente ogni volta”.
Lo trovate qui!

Silvia propone: Dixit

“Un gioco di carte e narrazione che stimola fantasia, creatività ed estro dei partecipanti, conducendoli in un viaggio poetico e onirico: incredibili le associazioni che si possono fare interpretando liberamente i bellissimi disegni delle carte! Dagli 8 anni in su.”
Lo trovate qui!

Buone feste da tutti noi, in compagnia di questi (e altri!) giochi di Natale!

Foto di copertina by Noémie Cauchon on Unsplash

Ci siamo dimenticati di ascoltare i bambini!

in Approcci Educativi by
Dopo l’emergenza legata al Covid-19, Giovanni Lumini ci ricorda con un po’ di amarezza quello che di importante le istituzioni si sono dimenticate in questo difficile periodo: ascoltare i bambini.  E poi ci racconta tanti giochi divertenti che potranno riempire le loro vacanze!

Ancora una volta non siete riusciti ad ascoltare i bambini, a comprenderli. Non nel senso di “capirli”, perché quello non lo fate da un po’, ma nel senso di farli rientrare nelle decisioni importanti. Di far sì che siano “compresi”. Ancora una volta non li avete visti, ve li siete lasciati scivolare accanto, perché piuttosto che incrociare i loro sguardi era comunque meglio non guardarli. Ancora una volta li avete affidati in toto a quella micro-società che è la famiglia... Perché non siete stati in grado di capire il loro ruolo nella macro-società dello Stato. Ancora una volta avete pensato “che ci pensa mamma”, un po’ maestra, un po’ gendarme. Ancora una volta li avete riempiti di incarichi, compiti, incombenze... Perché credete che il loro tempo vada riempito, proprio fino all’orlo, piuttosto che vederne le esigenze e i sogni. Ancora una volta non avete visto che “uscire fuori” non è una cosa astratta, ma, per loro, è motivato solo e semplicemente dall'”incontro con”.

Ancora una volta (l’ennesima volta) li avete considerati i “cittadini di domani“. Ancora una volta li avete inseriti in una categoria, piuttosto che vedere il quadro globale.

Ancora una volta avete deciso che questa categoria poteva essere quella nella quale, con un colpo al cerchio del papà e un colpo alla botte della mamma, tutto sarebbe andato bene.

Ancora una volta le bambine e i bambini vi hanno urlato, con tutta la loro forza sommessa, che sono persone. E voi non li avete ascoltati.

Un lungo periodo è passato e tutti speriamo di essercelo lasciato alle spalle. Questa mia amara riflessione è stata per me la constatazione dell’incapacità di tener conto dei più piccoli. In ogni caso, giocare non è mai stato così importante come in questo particolarissimo momento della nostra vita.

La richiesta di giochi, di puzzle, di strumenti artistici, di laboratori si è fatta molto sentire poiché la segregazione obbligava ad aguzzare l’ingegno per promuovere un positivo tempo di vita.

Ho ricevuto tanti ringraziamenti da parte di famiglie che sono riuscite a rendere il momento un po’ meno difficile proprio grazie ai giochi. In particolare ai giochi da tavolo, che di volta in volta riuscivo a suggerire.

Quindi mi appresto a riprendere con i miei consigli indicandovi “a raffica” alcuni interessanti giochi che durante le vacanze potrebbero, ancora una volta, fare la differenza, rispetto ai famigerati “compiti per le vacanze”.

Hana-bi

Con Hana-Bi (ed. Oliphante) metterete alla prova la vostra capacità di collaborare senza imbrogliare perché questo gioco cooperativo, vincitore del prestigioso premio Spiel des Jahres nel 2013, crea già qualche primo imbarazzo da subito.

Le carte che vengono distribuite, infatti, dovranno essere tenute al rovescio; in tal modo le farete vedere agli altri, ma non potrete vederle voi…

Lo so, la tentazione di piegare un po’ le mani per dare una sbirciatina è forte, ma se riuscirete a dominarvi, il gioco si mostrerà in tutta la sua bellezza.

Si tratta di collaborare in maniera più logica possibile, tenendo conto anche di sottintesi o interpretazioni, per giocare le giuste carte nel giusto momento. Scopo del gioco è creare

5 bellissimi fuochi d’artificio (Hana-Bi appunto in giapponese) sapendo che potremo fare solo tre errori. Saremo in grado di “stupire il pubblico”? Il gioco è  adatto dagli 8 anni in su.

Ticket to Ride

Ticket to Ride (ed. Asmodee), anch’esso indicato dagli 8 anni in su, con la possibilità però di iniziare prima, è il classico gioco per famiglie che può tranquillamente mandare in pensione Monopoly e Risiko, permettendo partite dalla durata certa e limitata (massimo 45/50 minuti).

Invece di sfogare la propria brama di denaro e di costruzione di case e alberghi o la propria predisposizione alla distruzione bellica di armate più o meno colorate e alla conquista del mondo, Ticket to Ride vi propone di connettere, unire, mettere in comunicazione, con ferrovie, le città d’Europa (o degli Usa a seconda della versione base che scegliete) allo scopo di raggiungere degli obiettivi.

Dalla sua Ticket to Ride ha un sistema di gioco che è quasi completamente avulso dalla fortuna (non ci sono dadi) e dipende invece dalle nostre scelte, dalla nostra capacità di programmare, dalla nostra attitudine a mettere in pratica delle strategie.

Tutti elementi, se mi permettete di aggiungere, estremamente produttivi e di sicuro significato se calati anche nella dimensione scolastica.

La possibilità di aggiungere al gioco base delle espansioni accresce fisicamente la “geografia” del gioco stesso avendo l’opportunità di costruire ferrovie in Olanda, Pennsylvania, nella Gran Bretagna di fine 800, nell’Asia leggendaria, in Svizzera, in Italia, in Giappone e in tante altre mappe, ognuna delle quali svilupperà nuove regole di gioco e nuovi scenari.

La Scala dei Fantasmi

Come terza proposta, adatta anche alle bambine e ai bambini più piccoli (dai 4 anni in su), vi segnalo La Scala dei Fantasmi (ed. Devir) nel quale un classico gioco di percorso diventa un bellissimo e divertente esercizio di memoria visiva.

Con il nostro segnalino dobbiamo raggiungere la cima della scala, ma piano piano tutti i segnalini verranno “coperti” da fantasmi che nasconderanno i colori dei segnalini stessi.

Quando toccherà a me muovere, starò muovendo il mio segnalino o favorirò qualcun altro? E quando penso di essere arrivato in cima e rivelo il colore… potrei anche aver fatto vincere un’altra persona!

Per saperne di più ecco un video di un paio di minuti, della mia recensione durante il lockdown.

Vi segnalo una ricca playlist in cui potrete trovare le spiegazioni di altri giochi e idee interessanti… Magari da sperimentare a settembre a scuola, in quella vera scuola che o è in presenza o non è. Buone vacanze, buon gioco a tutte e a tutti!

A Natale giochi “anche” per la classe

in Approcci Educativi/Attività di classe by
Giovanni Lumini ci suggerisce alcuni giochi per la ludoteca di classe da mettere sotto l’albero di Natale.

Si possono regalare giochi anche alla propria classe o – follia! – decidere di “investire” parte della cassa scolastica per l’acquisto di giochi da tavolo.

Capisco che è una cosa rivoluzionaria, ma, se mi avete seguito fin qui, la proposta non è così sconvolgente, ma è funzionale allo sviluppo di relazioni positive fra i bambini e le bambine, fra le ragazze e i ragazzi, fra insegnanti e studenti.

Su quest’ultimo punto faccio una chiosa: sarebbe importante che una volta deciso di regalare o regalarsi i giochi, a questi giochi non partecipino solo gli alunni, ma che le/gli insegnanti, in prima persona. Che, oltre a dare una mano nella comprensione delle regole, si inserissero fisicamente nei gruppi di gioco, testimoniando così la “serietà” (nessuna ironia: le virgolette servono in questo caso per evidenziare) dell’operazione “ludoteca di classe”. Le/Gli insegnanti credono che il gioco da tavolo portato a scuola sia uno straordinario elemento di coesione, condivisione, crescita e come tale anch’essi sono pienamente coinvolti nel loro uso.

Sotto l’albero della propria classe quindi vi suggerisco di mettere alcune novità, giochi usciti quest’anno, piuttosto che i classici irrinunciabili di alcuni dei quali ho parlato negli articoli precedenti (e.g. Dixit, Kaleidos, Concept, Il Frutteto).

Per i piccoli suggerisco MONSIEUR CAROUSEL (Ed. ManCalamaro)

Un gioco collaborativo dai quattro anni in su, nel quale dobbiamo far andare sulla giostra tutti i bambini e le bambine, prima che la pioggia rovini la giornata.

Come si vede da questa presentazione video in francese, il gioco è immediato e i componenti sono fantastici, con una meravigliosa giostra in legno che gira, gira, gira…

Il gioco in sé è comunque impegnativo e, essendo un collaborativo, stimola la condivisione della memoria comune.

Per la scuola primaria (anche le prime classi) SPEED COLORS (Ed. DVGiochi)

Un gioco in cui si mette alla prova la propria memoria visiva, cercando nello stesso tempo di essere precisi. Ognuno ha una carta con un disegno colorato in sei colori per sei spazi: si dà il via al gioco e ogni partecipante, quando crede di aver ben memorizzato i colori, girerà la carta senza poterla più guardare. Sul retro c’è lo stesso disegno ma in bianco e nero. Rapidamente bisogna prendere i pennarelli e colorare, in maniera precisa, gli spazi secondo quanto ci ricordiamo. Le carte sono lisce e i pennarelli cancellabili. Gioco frenetico ma che presuppone attenzione perché gli spazi colorati male o incompleti non concorreranno al punteggio.

Uno straordinario gioco, ottimo sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria, è SIMILO (Ed. Horrible Guild )

Un gioco collaborativo nel quale dobbiamo cercare di far indovinare agli altri un personaggio delle fiabe oppure storico, a seconda dell’edizione che scegliamo.

La modalità è semplice: sistemiamo dodici carte-personaggio in una griglia e chi conduce sa quale è il personaggio da far indovinare. Ad ogni step verrà dato un indizio proponendo un altro personaggio fra ulteriori cinque che si hanno in mano. La logica è: se il personaggio-indizio è simile lo sistemiamo in verticale; se non è simile in orizzontale. A questo punto tutti gli altri discutono su quali personaggi eliminare, pur senza sapere per quale motivo chi conduce ritiene un personaggio simile o diverso, in quanto i criteri possono essere ad esempio: uomo/donna, con la barba/senza barba, scienziato, regina, appartenente alla stessa fiaba o meno, buono/cattivo. Gioco estremamente stimolante e bellissimo da osservare nelle dinamiche che si sviluppano, con le discussioni/accordi che ogni decisione via via comporta.

BANANAGRAMS (Ed. DVGiochi)

Questo è invece una versione dinamica e molto coinvolgente del classico SCARABEO, contenuta in un simpatico astuccio in stoffa (estremamente trasportabile) a forma di banana. Abbiamo a disposizione un certo numero di lettere che, al via, dovremo, contemporaneamente, comporre in un proprio schema di parole crociate. Nel momento in cui completiamo lo schema con tutte le lettere, chiamiamo “lettera!” e tutti dovranno aggiungerne una dal mucchio centrale, cercando di integrarla allo schema. Quando sono terminate le lettere del mucchio centrale, chi completa per primo il suo schema vince. È un gioco adatto per le ultime classi della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Chiudo questa carrellata o meglio questa “slittata” di giochi/regali con SLAPZI (Ed. Creativamente)

Un rapidissimo gioco di osservazione e reazione, adatto a tutti. A ogni giocatore vengono consegnate 5 carte di gran formato, quadrate, che riportano due fotografie, una sul fronte e una sul retro. Ognuno deve quindi gestire 10 immagini. Al via, un conduttore del gioco, magari nel caso di bambini e bambine più piccoli, o anche uno dei partecipanti gira una carta-criterio. Girando freneticamente le carte in mano si cerca un’immagine che possa soddisfare quel criterio e si “slappa” veloce sulla carta-criterio stessa. Solo chi mette per primo la carta se ne può liberare. Attenzione però: se la carta lanciata non soddisfa il criterio a insindacabile giudizio di tutti gli altri o anche per evidenza oggettiva, il giocatore troppo frettoloso, in questo caso, viene penalizzato riprendendo in mano sia la propria sia una nuova carta immagine. Vince il primo che si libera di tutte le sue carte. Ovviamente in questo gioco la dinamica e la varietà è data dai diversi criteri delle carte-criterio. Vediamone alcuni: Inizia con la lettera P, Non può scendere dal camino, È perlopiù di plastica, Inizia con la stessa lettera del tuo nome, Lo indossi, Vola, Non ci sta in uno zaino, Ha tutte le lettere diverse fra loro, Grida una parola che fa rima con una tua carta, etc. Vi sono ben sette varianti di gioco, indicate nelle istruzioni.

Regalare giochi alla classe è un ottimo modo per avere a disposizione degli straordinari strumenti da utilizzare durante la giornata, non solo a ricreazione ma anche e soprattutto in momenti dedicati.

Buon gioco e buone feste a tutte le classi!

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